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Monicelli e il suo congedo dalla vita

Nonostante l’umore del momento, e delle angosce che mi attanagliano, sono andato a vedere il divertente film di Cristina Comencini  “Qualcosa di nuovo”. Valeva la pena anche solo per il brano dai classici del blues (“I just wanna make love to you” ) intepretato da una sensualissima Paola Cortellesi, che una strafica certo non è,  ma sa trasmettere un’aura di erotismo invidiabile. Cliccare e godersi lo spezzone di brano male non fa. Volendo anche le versioni di Muddy Waters e di Etta James. (*)

E dal film una concatenazione di associazioni. Comencini padre, con Sordi in “Tutti a casa” (altro possibile clic) e poi l’altro grande della “Commedia all’italiana”, Monicelli, quello dell'”Armata Brancaleone” (vedi), della “Grande guerra” ecc.

monicelliMonicelli ha vissuto intensamente, oltre ad essere un grande regista, non facendosi mancare nulla, nell’impegno civile, nelle relazioni sentimentali, nei giudizi sferzanti su intoccabili dei nostri tempi (quello su Benigni e il carro armato americano, per es) e sulla desolante italietta dei nostri tempi.

E ad un certo punto, non potendo più vivere una vita piena, ha deciso volontariamente di andarsene, dal quinto piano dell’ospedale dove era ricoverato.

Non sono un  grande artista, ma mi riconosco molto nella figura di Monicelli, sprezzante, indomito, deciso a vivere tutto quello c’è da vivere.

Se ci fosse un aldilà in cui non credo, quando verrà il momento vorrei stringergli la mano, “un grande grazie maestro”.


(*) Grazie alle amiche di Facebook che mi hanno aiutato a ritrovare il brano originale

Il blues inserito nel finale del film,  a cui mi riferisco:

I just wanna …